Le prime due “piesse” si sono corse in notturna e con le difficoltà della pioggia, per Pedersoli solo un brivido sulla seconda prova di ieri sera, causa il guasto all’impianto interfonico dei caschi, poi la gara ha assunto il tono di una cavalcata trionfale, suggellato dalla riconfermata competitività della vettura francese “del Leone” oltre che della forma smagliante dell’equipaggio.
Ciavarella, alla sua seconda gara con la Fiesta R5, ha firmato un meritevole secondo posto assoluto. Con la vettura inglese ha cercato soprattutto di trovare il feeling ottimale in vista di impegni futuri. Il driver di Massa ha anche calzato per la prima volta gommature Michelin, cercando di capirne le reazioni e sensazioni, ed anche per lui l’unico brivido è arrivato durante la seconda prova, con una “toccata” posteriore con il solo danneggiamento del paraurti.
Il gradino più basso del podio è stato appannaggio del pistoiese di Lamporecchio Luca Artino, affiancato da Tricoli, alla sua seconda gara al volante della Skoda Fabria S2000. Artino ha corso con l’ottica di migliorare il dialogo con la vettura boema senza prendere rischi.
Notevole la bagarre che si è creata per le posizioni ai piedi del podio, con protagonisti il pavese Giacomo Scattolon (Peugeot 208), il friulano Dimitri Tomasso (Renault Clio S1600) ed anche il locale Massimiliano Restano (Renault Clio RS). Scattolon ha sfruttato al meglio la 208 di soli 1600 cc. arrivando sin dai primi metri di gara ai vertici della classifica non troppo lontano dalle vetture di categoria superiore, ingaggiando ieri sera un acceso duello con Tomasso mentre Restano ha preso subito in mano le redini del Gruppo N. Stamani la terza prova ha visto l’uscita di scena, per incidente, di Tomasso cosicché Scattolon ha potuto veleggiare verso una meritatissima quarta piazza assoluta, precedendo Restano, vincitore quindi tra le vetture derivate dalla serie, ennesima prestazione di spessore davanti al pubblico amico.
Notevole anche la prestazione del versiliese di Camaiore Lorenzo Bonuccelli, anche lui andato subito ai vertici della classifica con la piccola e datata Peugeot 106 Rally, con la quale ha conquistato una brillante sesta piazza finale.
La gara è stata conclusa da 37 equipaggi, conferma della selettività della “Traversa Livornese”, che anche in versione “rovesciata” rispetto allo sviluppo classico ha saputo regalare sensazioni forti sia a coloro che hanno corso come anche al tanto pubblico che ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Aci Livorno Sport, per onorare un evento proprio di un intero territorio.
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